Cartesio

CARTESIO

Cartesio - Wikipedia


Dal dubbio metodico all'intuizione del cogito:

Cartesio ritiene che occorra individuare un metodo rigoroso di conoscenza, il quale deve prendere a modello il rigore e la chiarezza del metodo matematico, pertanto elabora le quattro regole del metodo:
  • 1° evidenza: solo le idee chiare e distinte sono da considerare vere
  • 2° analisi: occorre scomporre i problemi nelle loro parti elementari 
  • 3° sintesi: bisogna passare gradualmente dalle conoscenze semplici a quelle complesse 
  • 4° enumerazioneè necessaria una revisione generale di tutte le fasi precedenti del processo conoscitivo 

Cartesio ricerca un fondamento certo del sapere attraverso il dubbio metodico, la cui estensione è il dubbio universale (iperbolico), in base al quale si giunge a dubitare di ogni cosa, ipotesi del genio maligno ingannatore 

Cartesio sostiene che l'unica certezza è rappresentata dal cogito, cioè l'intuizione immediata del proprio esistere come soggetto pensante (cogito, ergo sum).



Dio come garante dell'"evidenza":

Secondo Cartesio il soggetto è sicuro della propria esistenza come essere pensante, quindi ha certezza delle proprie idee, oggetto immediato del pensiero, queste si dividono in:

  • idee avventizie, derivanti dall'esperienza
  • idee fattizie, inventate dal soggetto 
  • idee innate, non provenienti né dall'esperienza né dal soggetto

Tra esse vi è l'idea di Dio, dalla quale deriva che Dio esiste, infatti l'idea innata di Dio come essere perfetto:
  • non può scaturire da un essere imperfetto (proporzionalità tra la perfezione di un idea e la perfezione della sia causa)
  • deve scaturire da un essere perfetto (Dio) che l'ha impressa nella mente umana, (argomento del "marchio di fabbricazione")
  • implica necessariamente l'esistenza di Dio (il concetto di perfezione assoluta include l'esistenza, prova ontologica)

Secondo Cartesio se Dio esiste ed è l'essere perfetto allora, Dio è buono e non inganna gli uomini dunque, la facoltà conoscitiva degli uomini è affidabile ed è vero ciò che la ragione ci presenta in modo chiaro e distinto (revoca del dubbio sulla realtà e uscita dal solipsismo).


La materia e il mondo fisico:

Secondo la fisica cartesiana il mondo è una grande sostanza estesa (res extensa), la quale è uniforme e continua, (esclusione del vuoto) ed è senza limiti o indefinita, in essa non ci sono incremento e decremento di materia, ma soltanto variazione di forma.

La fisica cartesiana dice che tutto l'universo è regolato da due principi:
  • la materia inerte
  • la quantità costante di moto
Quest'ultimo è soggetto alle tre leggi del movimento
  • inerzia

  • moto rettilineo

  • conservazione della quantità di moto 

Inoltre nella fisica cartesiana la natura è come una macchina (un meccanismo) la quale, segue unicamente leggi dell'estensione e del movimento, quindi va studiata solo nelle sue caratteristiche oggettive.


Il dualismo cartesiano e l'analisi delle passioni

Cartesio afferma che la res extensa, cioè la materia, e la res cogitans, cioè il pensiero, sono distinte e indipendenti. 
L'anima può continuare a esistere anche se il corpo muore, tuttavia anima e corpo interagiscono grazie alla ghiandola pineale, la quale consente di unificare le sensazioni e di creare una connessione tra spirito e materia.  

Secondo Cartesio nell'uomo si possono distinguere:
  • le azioni: dipendono dalla volontà e sono frutto dell'agire libero 
  • le passioni: sono affezioni involontarie causate dalle forze meccaniche del corpo 

L'uomo deve imparare a dominare le passioni che lo rendono schiavo, in questo modo si svincola dalla soggezione al corpo e afferma il proprio libero arbitrio, in ciò consiste la saggezza
  • dominio della ragione sulle passioni
  • rispetto delle tre massime della morale provvisoria:
1. obbedire alle leggi del proprio paese 
2. seguire i dettami della regione 
3. vincere piuttosto se stessi che la fortuna  




















































Commenti

Post popolari in questo blog

Hobbes

Hume